Uno studio sudcoreano che prevede l’utilizzo di
cellule staminali autologhe potrebbe dare importanti risultati per la cura della sindrome di Parry-Romberg, grave patologia degenerativa che porta alla paralisi facciale e in alcuni casi anche della bocca e degli occhi. La malattia si manifesta più frequentemente nella fascia d’età compresa tra i 5 e 15 anni e finora l’unico trattamento possibile consisteva nell’ effettuare una plastica facciale, metodo che dà buoni risultati, ma non duraturi nel tempo. Gli scienziati del RNL Stem Cell Technology Institute, in Corea del Sud, hanno sperimentato una sorta di strumento di supporto alle iniezioni di adipe applicate in un intervento standard di plastica facciale, costituito di cellule staminali mesenchimali prelevate dal paziente stesso. I risultati dello studio hanno dimostrato le incredibili capacità delle cellule autologhe. Il tessuto trapiantato nel viso dei pazienti si è mantenuto per un tempo molto più lungo (oltre il 50% in più) nei casi in cui sono state aggiunte le cellule staminali. Un risultato importante non solo per le persone affette da questa terribile malattia ma anche per tutti coloro che soffrono di altre rare e gravi patologie.
Fonte: Heraldonline.com