Centro assistenza clienti

Alice, guarita dalla leucemia. Ora aspetta un bimbo e non ha dubbi sulle cellule staminali cordonali

Una nuova speranza per il trattamento dell’ictus arriva dalle cellule staminali
Scienziati ricreano tessuto muscolare, osseo, e vertebrale con cellule staminali
Show all

Alice, guarita dalla leucemia. Ora aspetta un bimbo e non ha dubbi sulle cellule staminali cordonali

Alice testimonia: «Avevo 22 anni, e una vita felice. Una famiglia meravigliosa, un fidanzato, la tesi di laurea quasi pronta. Già pregustavo il momento in cui mi sarei laureata in Psicologia, quando una mattina notai un gonfiore sul mio collo. Era una ghiandola ingrossata, il medico mi invitò a fare delle analisi. Non avrei mai immaginato che il responso mi avrebbe cambiato la vita».  La cattiva notizia arrivò un martedì mattina. «Con mia madre andammo a ritirare i risultati delle analisi. Una dottoressa ci informò che avevo una grave forma di leucemia».  E quello che venne dopo è la storia classica di chi soffre di questa terribile malattia. «Ovunque, i medici mi ripetevano tutti la stessa cosa: “Solo un trapianto di midollo può salvarla”. Ma mia madre e mio padre non erano compatibili, e neanche le persone che si erano dette disposte ad aiutarmi.
« Poi, un giorno, la luce. Mi chiama uno dei medici che mi aveva in cura, mi dice che forse hanno trovato un donatore compatibile, e dopo le analisi opportune la conferma: la compatibilità c’era davvero. » Alice adesso ha 35 anni, e da qualche mese ha scoperto di essere in attesa di una bambina.  Dopo l’intervento, va tutto bene. «Temevamo che potesse esserci un rigetto, e a quel punto davvero non avrei avuto più speranza. Invece, non c’è stato e oggi, a tredici anni di distanza, posso dire di essere completamente guarita e che la mia vita è di nuovo meravigliosa. A mia figlia insegnerò il valore della donazione. Nel frattempo, al momento della sua nascita chiederò che venga conservato il cordone ombelicale. In Italia ancora si fa troppo poco spesso, e non tutti gli ospedali hanno la “banca” dove conservarlo. Eppure il sangue cordonale può essere indispensabile per curare eventuali patologie genetiche dei propri figli, oppure di persone compatibili. Non so se per una persona che ha sconfitto la leucemia questa cosa sia fattibile, ma mi informerò».
In Italia si parla ancora troppo poco dell’importanza di conservare il sangue cordonale, e ancora meno di quanto un piccolo gesto di solidarietà come la donazione del midollo osseo possa salvare tante vite umane. 
Fonte: Malanova

"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

Leggi i commenti lasciati dai nostri clienti.

Recensioni Verificate

Sorgente

Copy link