Secondo un nuovo studio i disturbi dello spettro autistico (conosciuti anche come autismo) sono collegati a una eccessiva produzione di neuroni inibitori. L’autismo è un disturbo caratterizzato da disordini nello sviluppo neurologico, che porta a problemi di comunicazione, deficit sociale e comportamenti ripetitivi.
Nel corso dello studio, svolto dai ricercatori della University of California di San Diego, sono state raccolte cellule epiteliali di quattro pazienti autistici e dei loro padri biologici non affetti da questa malattia. I ricercatori hanno convertito le cellule della pelle in staminali pluripotenti indotte, ossia cellule in grado di diventare qualunque altro tipo di cellula. Queste cellule pluripotenti sono state indotte a svilupparsi in aggregatori cellulari simili al telencefalo (la struttura embrionale da cui si sviluppa il cervello) e sono state osservate grandi differenze tra le cellule dei soggetti con autismo e quelle dei pazienti sani.
Le cellule prelevate dai pazienti autistici mostravano un’espressione genica sregolata nello sviluppo neuronale, nella formazione delle sinapsi e nella proliferazione cellulare, oltre a un maggior numero di neuroni inibitori. Dati questi risultati i ricercatori ipotizzano che un eccesso di inibitori nelle prime fasi dello sviluppo può avere delle influenze sul modo in cui i neuroni si connettono fra di loro.
Fonte: medicaldaily.com