Ormai gli studi sulle cellule staminali non sono esclusivamente al servizio della medicina, ma anche della gastronomia ecosostenibile.
All’evento “Where Science Feeds Innovation”, ospitato dall’Institute of Food Technologists di Chicago, il professor Mark J. Post ha presentato il primo hamburger ottenuto da cellule staminali di mucca.
Post e il suo team hanno coltivato una polpetta di fibre muscolari di mucca, partendo solo da alcune staminali e dal liquido di cultura. Un’operazione “cruelty free”, che permette di ottenere carne senza uccidere nessun animale e che in futuro potrebbe nutrire milioni di persone in modo sostenibile. I sondaggi compiuti in Olanda, inoltre, stabiliscono che il 60% dei consumatori mangerebbe carne ottenuta in laboratorio.
L’operazione ha però due problemi
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Il primo è quello del sapore: la polpa di carne ottenuta, infatti, è pura fibra muscolare. Nell’hamburger classico il grasso ha un ruolo molto importante nel sapore e nella consistenza, ma quello ottenuto il laboratorio ne è privo. I ricercatori hanno quindi ridisegnato modelli e fonti cellulari per ottenere del grasso da inserire nell’hamburger, migliorandone il sapore.
Il secondo problema è quello del prezzo: l’hamburger del professor Post al momento costa 300mila dollari al chilo. Per rendere la produzione più economica e in linea con il mercato, Post sta lavorando con una banca di staminali. Insieme stanno rivedendo i costi di produzione, così da ottenere in futuro un prezzo di soli 65 dollari al chilo.
Fonte: ilmattino.it
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