Un team internazionale di ricercatori ha ottenuto cellule staminali del trofoblasto da fibroblasti di topo, aprendo la strada alla terapia cellulare per le patologie della placenta.
I ricercatori sono riusciti a convertire i fibroblasti dei topi in cellule staminali del trofoblasto esprimendo temporaneamente tre geni presenti in essi. In questo modo hanno saltato il passaggio intermedio della conversione in cellule staminali pluripotenti. Le cellule ottenute dal processo hanno caratteristiche simili a quelle derivate dalla blastocisti, dalla quale deriva buona parte della formazione della placenta.
Le cellule staminali del trofoblasto generate in questa maniera sono stabili e pienamente funzionali. Il risultato è stato ottenuto tramite una temporanea espressione ectopica di tre regolatori chiave delle cellule staminali del trofoblasto, ovvero il Gata3, la proteina di Eomes e il gene di Tfap2c.
I dati suggeriscono che la conversione dei fibroblasti in cellule staminali del trofoblasto indotte rappresentano un grosso passo avanti nella riprogrammazione nucleare. Inoltre confuta l’ipotesi che una riprogrammazione nucleare completa possa essere operata solo in cellule che siano già state convertite in simil-cellule staminali embrionali.
Sono state riposte molte speranze in questo studio. Si spera che, andando avanti, questo metodo possa garantire una gravidanza sicura anche alle donne che soffrono di disfunzione placentale. In questi casi sono infatti frequenti parti prematuri e complicazioni di vario tipo, sia per la madre che per il bambino.
Fonte: the-scientist.com
