I ricercatori della Carnegie Institution avrebbero sviluppato una tecnica per esaminare i movimenti nei tessuti danneggiati delle cellule staminali muscolari. Lo studio avrebbe evidenziato la presenza di “fibre fantasma”, rimanenze della vecchia matrice extracellulare lasciate dalle fibre del muscolo morenti. Il loro compito sarebbe guidare le cellule staminali nella posizione giusta, affinché rigenerino correttamente il tessuto.
Le cellule staminali userebbero gli assi maggiori delle fibre fantasma per muoversi senza perdere l’orientamento, spostandosi in maniera bidirezionale lungo di esse. In questo modo sarebbe per loro possibile moltiplicarsi lungo gli assi, fondendo il nuovo tessuto muscolare con quello circostante.
Secondo lo studio, quando i ricercatori hanno provato a spostare gli assi, il processo di rigenerazione avrebbe subito una battuta di arresto. Le fibre fantasma, quindi, avrebbero un ruolo importante nella definizione dell’architettura del muscolo e farebbero in modo che il nuovo tessuto corrisponda esattamente a quello andato perduto.
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