Gli scienziati dell’UCLA hanno sviluppato una nuova strategia per isolare, far maturare e trapiantare cellule dei muscoli scheletrici dalle cellule staminali. La scoperta rappresenta un grosso passo in avanti per la medicina rigenerativa. Potrebbe aiutare a creare nuovi trattamenti contro l[...]
Gli scienziati dell’UCLA hanno sviluppato una nuova strategia per isolare, far maturare e trapiantare cellule dei muscoli scheletrici dalle cellule staminali. La scoperta rappresenta un grosso passo in avanti per la medicina rigenerativa. Potrebbe aiutare a creare nuovi trattamenti contro la distrofia muscolare di Duchenne e contro altre malattie muscolari.
Il team del dottor April Pyle ha usato come guida il processo naturale con cui queste cellule si sviluppano. In questo modo ha sviluppato un modo per creare fibre muscolari sane, che ristorino la distrofina mancante nei muscoli di chi ha la Duchenne. Senza la proteina, infatti, i muscoli si indeboliscono e muoiono pian piano. Il processo porta pian piano prima all’immobilità e poi alla morte, spesso prima dei 20 anni. Ad oggi non c’è nessuna cura.
Per anni, gli scienziati hanno cercato un modo per spingere le cellule staminali pluripotenti umane a generare cellule staminali dei muscoli scheletrici. L’obbiettivo era ottenere delle cellule staminali sane che, una volta inserite nel muscolo, generassero fibre produttrici di distrofina. Il nuovo metodo sembra funzionare almeno in parte.
I ricercatori hanno scoperto che le cellule dei muscoli scheletrici fetali sono straordinariamente rigenerative. Hanno inoltre scoperto due marker sulla loro superficie, ERBB3 e NGFR. Questi due elementi hanno permesso loro di isolare le cellule con precisione. Una volta fatto, le hanno fatte maturare e hanno ottenuto fibre muscolari produttrici di distrofina. Erano ancora troppo piccole per un trapianto, ma è stato comunque un inizio.
Per avere fibre più grandi, i ricercatori hanno usato una via di segnalazione chiamata TGF Beta. Le fibre sono cresciute e hanno sviluppato la capacità di contrarsi, proprio come quelle naturali. Una volta iniettate in cavie con la distrofia muscolare, hanno ristorato i livelli di distrofina.
Fonte: uclahealth.org
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