La stessa tecnica usata per la terapia genica contro il cancro potrebbe sconfiggere l’HIV. I primi test sugli animali hanno mostrato risultati sorprendenti, che fanno ben sperare per l’applicazione sull’uomo. Saranno però necessari ulteriori studi e nuovi test.
I ricercatori hanno modificato il DNA di alcune cellule staminali per rispondere alla minaccia delle cellule infette. Nello specifico, i ricercatori hanno usato le cellule staminali ematopoietiche per creare dei linfociti T particolari. Al contrario di quelli normali, questi sono dotati di recettori chimerici di antigene o CAR. I recettori riconoscono il virus dell’HIV e vi indirizzano i linfociti T contro. Per evitare che il retrovirus infetti le cellule che lo stanno attaccando, i linfociti T sono dotati di un’ulteriore molecola che lo tiene lontano.
I linfociti T modificati hanno distrutto le cellule infette sia in vitro che nei macachi. L’effetto è perdurato per oltre due anni, il che suggerisce una protezione prolungata contro il virus. Per verificare se la terapia funziona anche sugli esseri umani, bisognerà aspettare i trial clinici. Secondo le previsioni, il primo dovrebbe partire nel giro di un paio di anni.
Per il momento, l’ostacolo maggiore alla diffusione della terapia è il prezzo. Negli Stati Uniti il suo corrispettivo contro il cancro costa circa $500.000. Se anche i trial avessero successo, è probabile che il trattamento sarebbe inaccessibile nei paesi più poveri e più martoriati dal virus.
Fonte: statnews.com
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