Un team di ricercatori di Cambridge ha scoperto che l’alcol può provocare danni genetici irreversibili nelle cellule staminali. Alla lunga il processo può portare a mutazioni causa a propria volta di tumori.
I ricercatori sono partiti da uno studio precedente, nel quale si evidenziavano gli effetti nefasti dell’acetaldeide sul DNA cellulare. Lo studio, però, si era concentrato su dosaggi elevati di acetaldeide su cellule in vitro. La nuova ricerca, invece, è stata condotta su cavie geneticamente modificate.
È emerso che l’acetaldeide – uno dei prodotti di scarto dell’alcol – arriva fino al DNA delle cellule. I meccanismi di difesa naturali non sempre bastano per neutralizzarne gli effetti. Se ciò non accade, l’alcol modifica in maniera irreversibile il DNA delle cellule staminali, con ripercussioni sulle generazioni successive di cellule.
Gli effetti dell’alcol sul DNA delle cellule staminali sono esacerbati dalla carenza di un enzima protettivo, ALDH2. Si calcola che circa l’8% della popolazione mondiale presenti questa deficienza congenita. Il picco di casi è concentrato in Cina e negli individui di origine asiatica.
I topi sono naturalmente privi di difese contro l’alcol, motivo per cui sono stati usati come cavie. Esponendoli ad alcol diluito per 10 giorni, le loro cellule staminali hanno perso la capacità di produrre nuove cellule del sangue. Ciò spiega perché molti alcolisti tendono a diventare anche anemici.
Il prossimo passo sarà comprendere perché certe cellule staminali sono più esposte a questo rischio di altre.
Fonte: theguardian.com
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