Un estratto di sangue cordonale potrebbero aiutare nel trattamento contro l’osteoporosi. Lo dimostra uno studio giapponese pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Il midollo osseo è una fonte preziosa di cellule staminali per trapianti autologhi. Diversi studi ne hanno dimostrato l’efficacia nei trattamenti contro l’osteoporosi, ad esempio. Le cellule del midollo si occupano infatti di mantenere in salute il metabolismo delle ossa e la formazione di nuove cellule. Dopo la menopausa, però, il loro potere rigenerativo potrebbe risultare compromesso. Inoltre, il deficit di estrogeni potrebbe essere causa di anomalie.
Gli scienziati hanno studiato il comportamento delle cellule staminali mesenchimali in alcuni ratti con bassi livelli di estrogeni. Queste si presentavano poco mobili, con conseguenze negative per la formazione di nuove cellule. Per normalizzarne il comportamento, i ricercatori hanno trattato le cellule del midollo con un estratto di sangue cordonale umano.
I ratti trattati con il sangue cordonali hanno mostrato un aumento nella proliferazione cellulare. Le cellule del midollo si sono dimostrate più mobili e i sintomi tipici dell’osteoporosi si sono attenuati. Si è verificato un miglioramento nel volume delle ossa e l’espressione delle citochine pro-infiammatorie si è attenuata.
Lo studio giapponese è solo un inizio, ma i primi risultati paiono mostrare un effetto positivo del sangue cordonale contro l’osteoporosi. Ulteriori studi potranno dire se ci troviamo di fronte a un futuro trattamento contro l’osteoporosi post-menopausa.
Fonte: nature.com
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