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Un caso di Autismo trattato con le cellule staminali da sangue cordonale: la storia di Nikoloz

Un modello per spiegare la migrazione delle cellule staminali del sangue cordonale
Oggi parliamo di cellule perinatali
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Un caso di Autismo trattato con le cellule staminali da sangue cordonale: la storia di Nikoloz

astrociti

Vi sono delle differenze morfologiche e di attività nel cervello dei bambini con spettro autistico ma al momento non ci sono terapie farmacologiche per questo disturbo.

Il Centro di Controllo e Prevenzione ha rilasciato negli Stati Uniti ad Aprile nuovi risultati sulla diffusione dello spettro autistico rilevando una frequenza di 1 bambino su 59 di cui 1 su 37 maschio e 1 su 151 femmina. Il disturbo è chiaramente di media sottostimato perché non diagnosticato e sembra in crescita.

Nel mondo il costo sanitario è molto elevato, solo negli Stati Uniti tocca una media di 2,4 milioni di dollari per anno per bambino, se si somma il costo per tutti i pazienti si arriva a 236 miliardi di dollari per anno.

Nicoloz è un bambino Georgiano di 8 anni. Alla nascita i genitori conservarono le staminali del cordone ombelicale del bambino. A 3 anni gli fu diagnosticato autismo. Aveva problemi sia cognitivi che comportamentali, mostrando atteggiamenti aggressivi.

Il bambino venne sottoposto ad una terapia chiamata Applied Behavior Analysis (ABA). E’ un programma di training intensivo per lo sviluppo che ha dato lievi risultati dal momento che Nicoloz non riusciva ancora a parlare.

Nel 2016, i genitori decidono di usare le sue cellule staminali da cordone ombelicale presso il Mardaleishvili Medical Center a Tibilisi, una clinica con esperienza nell’uso autologo delle cellule staminali.

Nikoloz è stato arruolato nello studio e ha ricevuto tre infusioni intratecali, a sei mesi di distanza una dall’altra.

L’infusione intratecale consiste nel passare un ago tra una vertebra e l’altra per arrivare al midollo spinale e rilasciare in situ le cellule staminali, direttamente nel fluido cerebrospinale.

La risposta alla terapia cellulare è stata monitorata grazie ai parametri denominati Vineland Adaptive Behavior Scale-II, ADOS-2. La dose efficace ad oggi confermata è di 68 milioni di cellule nucleate per infusione.

Nicoloz ha dimostrato netti miglioramenti dopo le prime due infusioni, il suo vocabolario è cresciuto drasticamente e ora può virtualmente esprimere ogni parola e comunicare con frasi corte.
Ora è in grado di leggere, dipingere e risolvere problemi di aritmetica.

Il suo comportamento non è più aggressivo e non ha sbalzi emotivi come prima, frequenta la scuola e studia con un programma a lui dedicato.

Per saperne di più, visitate il sito della Parent’s Guide to Cord Blood Foundation: https://parentsguidecordblood.org/en/news/nicoloz-story-autism-treatment-intrathecal-injection-autologous-cord-blood

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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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