A cura di: Redazione
È un disturbo fastidioso, a volte accompagnato da dolori e che sempre peggiora la qualità della vita di chi ne soffre. Parliamo della stitichezza, un incubo per la metà circa delle donne in gravidanza.
Colpisce soprattutto nel primo e nel terzo trimestre per ragioni diverse, ma combatterla senza ricorrere ai farmaci si può. Vediamo come.
Il progesterone e l’aldosterone sono i due ormoni responsabili della stipsi in gravidanza. Il primo la provoca nella prima parte della gestazione perché la sua azione miorilassante tiene lontane le contrazioni uterine, ma allo stesso tempo, rilassando la muscolatura, riduce la peristalsi, cioè i movimenti intestinali che fanno evacuare.
L’ultimo trimestre è il momento in cui l’aldosterone raggiunge il suo picco. Questo ormone fa assorbire di più liquidi ed elettroliti, cosa che rallenta la motilità intestinale e fa comparire la stitichezza. La situazione peggiora quando il feto e il pancione iniziano a crescere, quindi dal quarto mese in poi: il peso grava anche sull’intestino, che diventa più pigro.
Lo stile di vita e le abitudini a tavola possono essere determinanti per risolvere i problemi di stitichezza. Il primo consiglio è quello di muoversi: non occorre prepararsi per la maratona di New York, ma è sufficiente camminare a passo non troppo lento tutti i giorni. Se si è abituate a fare sport, tanto meglio.
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. I cibi grassi o molto zuccherati, fritti, speziati o piccanti, gli alcolici, le bevande gassate possono peggiorare i sintomi. Sì quindi ad alimenti con cereali integrali o comunque che contengano molte fibre, frutta e verdura, legumi freschi e secchi, cibi con alto contenuto di acqua: pomodori, zucchine, zucca, lattuga. L’acqua rende le feci più morbide: ne va bevuta molta, circa un litro e mezzo, due al giorno.
Una delle soluzioni più nuove per contrastare la stitichezza è la mela, in particolare l’estratto della buccia. La buccia ha dimostrato di essere molto efficace e più ricca di sostanze benefiche rispetto alla polpa. Secondo uno studio scientifico, infatti, la buccia contiene 6 volte in più di polifenoli e flavoinoidi, antiossidanti che apportano grandi benefici all’organismo.
Gli integratori più recenti contengono un particolare estratto di buccia di mela, AppleActive, ricavato da frutti biologici. Insieme ad altri elementi ha delle caratteristiche particolari e, tra queste, contribuisce al benessere e alla funzionalità dell’intestino. Ecco quindi la sua utilità nel ridurre la stipsi. AppleActive è senza glutine, non contiene organismi geneticamente modificati, additivi, conservanti chimici, coloranti. Inoltre, in genere i polifenoli hanno un gusto amaro ed è necessario aromatizzare i prodotti: in questo caso invece la mela conferisce un sapore gradevole.
La mela dà effetti ancora migliori insieme ad un altro componente, cioè l’estratto di melissa, che ha diverse indicazioni: favorisce l’espulsione di gas nei disordini alimentari, la funzione digestiva e il normale transito intestinale. Può anche regolare la motilità gastrointestinale.
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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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