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I monociti prelevati dal sangue cordonale come nuova terapia neurologica
La testimonianza di una madre argentina
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La storia di Henrique e delle sue cellule staminali

Henrique era un bambino normale che amava i dinosauri, i giochi di costruzione e i supereroi. Un giorno, lo scorso inverno, Henrique si ammalò e la diagnosi presso il Dona Estefânia Pediatric Hospital di Lisbona fu subito chiara: anemia aplastica!

Henrique aveva bisogno di un trapianto di cellule staminali e venne trasferito presso il Lisbon Instituto Português de Oncologia (IPO) dove iniziò subito la chemioterapia preliminare al trapianto.

Il trapianto è stato eseguito il 5 aprile 2019 con le cellule staminali da sangue cordonale che erano state conservata alla nascita.

L’anemia aplastica (o aplasia midollare) è una forma di anemia caratterizzata dall’insufficiente produzione nel midollo osseo di cellule del sangue di tutti i tipi (pancitopenia) o selettivamente di globuli rossi.

La malattia non ha una causa unica ed in realtà si può parlare di una rosa di malattie diverse in cui il passaggio tra una e l’altra è sfumato. Nel 50% dei colpiti infatti non si può arrivare a stabilire l’evento scatenante, che può essere genetico, ambientale e misto, perché la quantità di sostanze di sintesi a cui oggi siamo esposti inconsapevolmente è tale da non permetterci di prevedere la loro azione mielotossica su soggetti geneticamente predisposti.

L’anemia aplastica ricorre con una frequenza di 2 a 7 casi/milione di persone/anno.

Oggi Henrique è in remissione ovvero è guarito.

La mamma di Henrique racconta “14 anni fa, quando ero in attesa di Guiherme, un parente mi disse che era possibile crioconservare le cellule staminali del sangue cordonale. L’idea ci era sembrata subito interessante perché la scienza evolve cosi rapidamente e non si sa mai cosa ti aspetta in futuro. Ci sembrava una forma di assicurazione sulla vita”. “Quando è nato Henrique, 9 anni dopo, abbiamo deciso di conservare le sue cellule staminali, non solo perché lo avevamo già fatto per il fratello grande ma perché continuavamo a credere nella scienza e nel futuro terapeutico delle cellule staminali. Nessun problema in entrambi le gravidanze, sono nati due bambini sani, quindi nulla poteva farci pensare alla malattia che poi Henrique ha contratto.

Henrique ha ripristinato tutti i parametri ematologici e è un bimbo sano anche se viene seguito costantemente dall’equipe medica che lo ha avuto in cura per un mese in ospedale. I medici sono molto soddisfatti dei risultati e dell’evoluzione della guarigione.

Henrique porta spesso una maschera in pubblico per proteggerlo dai germi ambientali in una fase di recupero cosi delicata per il suo sistema immunitario. I genitori si ritengono veramente soddisfatti di aver fatto una scelta preventiva sulla conservazione delle cellule da sangue cordonale che poi si è rivelata vitale.

Fonte: Parent’s Guide to Cord Blood Foundation

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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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