Una donna cinese di 65 anni con una forma grave di Covid-19 sarebbe migliorata dopo aver ricevuto una terapia a base di cellule staminali. A riportarlo è il ‘South China Morning Post’: la paziente ha lottato per la vita nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Baoshan di Kunming, la capitale della provincia dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina, per quasi due settimane dopo aver contratto la malattia causata dal coronavirus.
Secondo un articolo pubblicato da un team di ricercatori dell’Università di Kunming guidato da Hu Min, appena 4 giorni dopo aver ricevuto una prima infusione di cellule staminali cordonali, la donna è riuscita ad alzarsi dal letto e camminare. “Anche se si tratta di un solo caso, potrebbe essere molto importante per ispirare pratiche cliniche simili nel trattamento di pazienti con Covid-19 in condizioni critiche”, affermano gli esperti su Chinaxiv.org, una piattaforma per il rilascio di dati e documenti scientifici revisionata da esperti del settore.
Un altro gruppo ha pubblicato i risultati delle infusioni di staminali mesenchimali su 7 pazienti affetti da Covid-19 (1 in condizioni molto gravi, 4 gravi e 2 lievi). I 7, trattati allo YouAn Hospital di Pechino, avrebbero visto migliorare il proprio stato di salute.
La funzione delle cellule staminali è quella di svolgere nell’apparato polmonare un’azione anti-infiammatoria che bloccherebbe anche il meccanismo fibrotico degenerativo.
E’ noto da tempo che le cellule staminali sono in grado di bloccare i processi infiammatori grazie all’azione congiunta del blocco della risposta umorale e cellulare, impedendo quindi una sovra-espressione di molecole pro-infiammatorie e inibendo la maturazione di cellule del sistema immunitario volte a impedire una funzione polmonare di recupero.
Fonte: ADNKronos
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