Per i pazienti oncologici, l’uso di trapianti di cellule staminali ematopoietiche può essere un punto di svolta in termini di trattamento e recupero. Tuttavia, la maggior parte delle persone deve sottoporsi a una combinazione di chemioterapia e radiazioni prima che i trapianti diventino un’opzione. Un nuovo articolo su Chemical & Engineering News, la newsmagazine settimanale dell’American Chemical Society, fa luce sui progressi verso la realizzazione di trapianti di cellule staminali più sicuri ed efficaci.
La chemioterapia e le radiazioni sono utilizzate come preludio ai trapianti di cellule staminali in un processo noto come condizionamento, scrive il redattore associato Ryan Cross. Ciò consente ai medici di cancellare le cellule malate nel corpo e fare spazio a quelle sane, ma il condizionamento può essere molto duro; uccide anche cellule sane e può causare effetti collaterali significativi, rendendo il recupero molto più difficile. Pertanto, i trapianti di cellule staminali sono spesso sotto-utilizzati. Ricercatori e aziende farmaceutiche stanno ora lavorando per sviluppare nuove terapie di condizionamento mirate con meno effetti collaterali, che consentirebbero a un maggior numero di pazienti di sottoporsi in sicurezza a trattamenti con cellule staminali.
Gli approcci più promettenti includono l’uso di anticorpi per colpire proteine specifiche sulle cellule staminali ematopoietiche nel corpo di un paziente e uccidere quelle cellule. L’obiettivo è quello di fare spazio a nuove cellule staminali dal trapianto ed evitare i danni collaterali che la chemioterapia e le radiazioni causano ad altre cellule. Gli esperti ritengono che questo condizionamento mirato si tradurrà in meno effetti collaterali e potrebbe essere applicato a pazienti con cancro, malattie genetiche e disturbi autoimmuni che vogliono ricevere trapianti di cellule staminali.
Sebbene ci sia la ragione di tenere un cauto ottimismo sulla base dei primi risultati, gli scienziati avvertono che questo nuovo metodo potrebbe non risolvere completamente i problemi degli effetti collaterali e del rifiuto immunitario e potrebbe non essere adatto a tutti i tipi di cancro. Nel frattempo, proseguono i lavori per far avanzare le terapie con cellule staminali, con l’obiettivo di risultati migliori e meno complicazioni.
Fonte: Chemical & Engineering News
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