Le persone ricoverate per Covid-19 presentano un livello molto basso di cellule staminali nel sangue rispetto ai soggetti non ammalati. E per coloro che presentano livelli più bassi di queste cellule triplica la probabilità di morire o di finire in terapia intensiva. È quanto emerge da uno studio pubblicato su ‘Diabetes’, condotto dal dipartimento di Medicina dell’università di Padova e coordinato da Gian Paolo Fadini.
Secondo la ricerca, a causare la riduzione di cellule staminali durante il Covid sarebbe l’iperglicemia. Già nel 2020 uno studio dell’ateneo di Padova aveva dimostrato che i pazienti affetti da diabete presentavano una probabilità raddoppiata di trasferimento in terapia intensiva o decesso. Oggi, secondo i ricercatori questo rischio si estende anche ai pazienti non diabetici. Come spiega Benedetta Bonora, ricercatrice del Dipartimento di Medicina dell’ateneo padovano e autrice dello studio: «abbiamo osservato che anche nei pazienti senza una storia di diabete lo stato iper-infiammatorio durante Covid può causare iperglicemia e che questo rialzo glicemico riduce le cellule staminali».
A sua volta, la riduzione di cellule staminali condurrebbe ad un peggioramento del decorso clinico della malattia e spiegherebbe perché i pazienti con iperglicemia al momento dell’ingresso in ospedale rischiano di soccombere al Covid-19.
Il lavoro è frutto di una collaborazione congiunta con l’Unità di Malattie infettive, diretta da Annamaria Cattelan, dove i pazienti sono stati ricoverati, e della Medicina di laboratorio, diretta da Daniela Basso che precisa: «Raramente osserviamo livelli così bassi di cellule staminali circolanti in individui senza malattie del sangue. Si tratta molto probabilmente di una delle conseguenze dell’abnorme immuno-attivazione indotta dal virus, ma non possiamo escludere che il virus infetti le cellule staminali e le uccida».
Lo studio può aiutare a curare le complicanze gravi del Covid
«L’iperglicemia all’ingresso in ospedale era presente in quasi la metà dei pazienti ricoverati per Covid-19», ha spiegato Angelo Avogaro, direttore della Diabetologia dell’Azienda ospedale-università di Padova, facendo comprendere l’enorme rilevanza di questo problema nell’attuale fase pandemica. «Ampliando le conoscenze sulle interazioni tra iperglicemia, cellule staminali e Covid-19, questo studio aiuta a identificare un nuovo potenziale bersaglio terapeutico per spegnere l’eccessiva risposta immuno-infiammatoria che conduce i pazienti con infezione da Sars-CoV-2 a sviluppare complicanze gravi e a soccombere al virus».
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