Da oltre 30 anni, usiamo le cellule staminali del cordone nel trattamento e nella cura di oltre 80 malattie del sangue e del sistema immunitario. Inoltre, studi recenti si stanno focalizzando sul loro utilizzo nel campo della medicina rigenerativa, anche qui con ottimi risultati. Basti pensare agli enormi passi avanti fatti nel trattamento della paralisi cerebrale.
Gli studi degli ultimi 20 anni hanno però evidenziato anche i benefici del clampaggio tardivo, specie nei primi mesi di vita. Aspettare qualche secondo prima del taglio, infatti, consente al sangue di passare dalla placenta al neonato. In questo modo, si aumentano le riserve di ferro riducendo il rischio di anemia, con conseguenti benefici per lo sviluppo del cervello.
Il fulcro del problema è: possiamo far convivere clampaggio ritardato e conservazione del sangue cordonale?
Sappiamo che l’80% del sangue presente nella placenta passa attraverso il cordone nei primi 15 secondi. Affinché raggiunga le arterie ombelicali del neonato, servono però altri 10 secondi, per un totale di 25 secondi. Per questa ragione, attendere almeno 30 secondi prima del clampaggio riduce il rischio di anemia e di altre complicazioni nel neonato.
Posticipare la chiusura del cordone ombelicale di 30 secondi consente di raccogliere comunque sangue a sufficienza per la conservazione. Allo stesso tempo, permette al neonato di ricevere un benefico surplus di sangue. In uno studio si analizzano diversi tempi di attesa per il clampaggio: 30-45 secondi, 45-60 secondi, 60-120 secondi. Le attese superiori ai 30-45 secondi non hanno mostrato nessun beneficio significativo.
Gli studi riguardanti gli effetti del clampaggio tardivo dopo i 4 mesi di vita sono estremamente pochi. Ciononostante, le poche evidenze a nostra disposizione non mostrano benefici evidenti dopo le prime settimane. Al contrario, a 4 mesi non paiono esserci differenze significative tra i bambini sottoposti a clampaggio tardivo e quelli sottoposti a clampaggio precoce.
Date le evidenze a nostra disposizione al momento, pare evidente che clampaggio tardivo e raccolta del sangue cordonale possano convivere in gran parte dei casi. Bastano infatti 30 secondi di attesa per aumentare le riserve di ferro del neonato. Attese ulteriori non hanno alcuna utilità dimostrata.
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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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